Tradizionalmente, quando vengono condotti studi sulla pulizia dei dispositivi medici, l'attenzione si è concentrata sugli aspetti di sterilità e biocompatibilità, tra cui analisi delle particelle, carica batterica, LAL e test di citotossicità. L'ingrediente spesso trascurato è correlato agli effetti del processo di produzione.
Ciò include la valutazione dell'uso di oli e lubrificanti di processo, agenti di rilascio della muffa, solventi per la pulizia e altri ausili di processo, che possono avere un impatto negativo sulle prestazioni del prodotto o aumentare il rischio per il paziente.
Uno studio sulla pulizia dovrebbe prima determinare quali agenti di pulizia vengono utilizzati e quindi facilitare una valutazione del rischio per stabilire limiti accettabili per tali sostanze. Questo può essere difficile perché molti ausili per la lavorazione e prodotti per la pulizia non hanno gli ingredienti elencati e le parti di produzione acquistate possono avere restrizioni proprietarie.
Se il prodotto è un dispositivo finito o se uno Sponsor desidera valutare un componente o un prodotto con dati qualitativi combinati con dati quantitativi, la caratterizzazione chimica è raccomandata come metodo di prova preferito. In questo caso, le analisi utilizzate in un programma di caratterizzazione chimica estraibile includono:
Se lo Sponsor di un dispositivo desidera valutare un componente attraverso una valutazione della pulizia generale utilizzando dati quantitativi (non destinati a un dispositivo finito), possono essere presi in considerazione i seguenti test:
Indipendentemente dal metodo di prova scelto, è necessario un programma di analisi dei residui efficace per garantire un livello di pulizia accettabile per i dispositivi medici. Utilizzando un approccio proattivo ai criteri di accettazione e al monitoraggio di routine, EUROLAB fa risparmiare tempo e denaro agli sponsor lungo il percorso, garantendo la sicurezza dei dispositivi medici e riducendo la responsabilità del prodotto.